Ansia
L’ansia è un’emozione universale che, di per sé, non è dannosa. Essa rappresenta infatti un meccanismo di difesa che consente alla persona di anticipare la percezione di pericolo prima ancora che si manifesti, attivando tutti quei meccanismi fisiologici che spingono all’attacco o alla fuga.
Nella vita quotidiana sono molte le situazioni in cui abbiamo l’occasione di provare ansia. Nella maggior parte dei casi queste situazioni si risolvono positivamente, senza provocare conseguenze negative.
Se, però, non riusciamo a superare positivamente una situazione di pericolo, o se in risposta allo stato di allarme non corrisponde un pericolo reale da affrontare e risolvere, allora l’ansia diventa una risposta sproporzionata ed assume la connotazione di disturbo.
La prima sensazione che si prova è la paura, poi tensione e malessere fisico. Speso si ha la sensazione che il battito cardiaco stia accelerando, la sensazione di “cuore in gola”, palpitazioni, soffocamento, tremore, sudorazione eccessiva, secchezza delle fauci, dolore toracico, mal di stomaco, nausea, vertigini, respirazione accelerata.
L’ansia è Anormale se: è sproporzionata alla situazione, persiste anche in situazioni non stressanti, sembra insensata. L’ansia può essere collegata a situazioni familiari, lavorative o comparire senza alcuna causa reale. Di solito il disturbo causa angoscia e incide sulle attività quotidiane.
Esistono diversi tipi di Disturbi collegati all’ansia classificati secondo il DSM 5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali riconosciuto dall’OMS-organizzazione mondiale della sanità):
Disturbo d’ansia da separazione (la persona è spaventata rispetto alla separazione dalle figure di attaccamento);
Mutismo selettivo, più frequente nei bambini (incapacità di parlare in situazioni sociali in cui ci si aspetta che si parli, anche se l’individuo è in grado di parlare in altre situazioni);
Fobia specifica (paura o ansia riguardo a oggetti o situazioni circoscritti);
Disturbo d’ansia sociale (l’individuo ha paura o è ansioso, oppure evita le interazioni sociali e le situazioni che coinvolgono la possibilità di essere esaminato);
Disturbo di panico (la persona sperimenta ricorrenti attacchi di panico inaspettati ed è costantemente preoccupato o spaventato di avere ulteriori attacchi di panico oppure evita di fare cose o andare in luoghi a causa degli attacchi di panico);
Agorafobia (la persona è spaventata e ansiosa riguardo all’utilizzo dei trasporti pubblici, trovarsi in spazi aperti, stare in spazi ristretti,fare la fila, essere in mezzo alla folla, essere fuori casa da sola);
Disturbo d’ansia generalizzata (ansia e preoccupazioni persistenti ed eccessive riguardanti diversi ambiti, tra cui il rendimento lavorativo/scolastico che l’individuo ha difficoltà a controllare);
Disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci (implica ansia dovuta a intossicazione o astinenza da sostanze oppure a un trattamento farmacologico);
Disturbo d’ansia dovuto a condizione medica (la sintomatologia ansiosa è la conseguenza fisiologica di un’altra condizione medica).
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